Dimentichi i luoghi comuni. La città sulla laguna e neppure il luogo più romantico al mondo. Non conoscerà mai Venezia in questo modo. Venezia è eccezionale. È necessario comportarsi in modo eccezionale. Al vostro arrivo saluti Venezia dicendo ad alta voce "ciao". Proprio questo saluto è nato a Venezia. Si tratta di un'abbreviazione dell'antico saluto veneziano, "Sciao Vostro“, "Schiavo vostro", insomma "a vostro servizio". Subito dopo si lasci trascinare trascinare, senza pensarci e senza pianificare, nel labirinto delle viuzze e delle calli, che resistono anche alle moderne tecnologie di navigazione cellulare. Le calli sono così strette i vicine tra di loro che anche i sistemi di navigazione più moderni non trovano la strada.
È certo che i monumenti a Venezia ce ne sia una quantità incalcolabile. Che ne direbbe di iniziare la visita alla città da un luogo ignorato dalla maggior parte dei turisti? Visiti il quartiere di Cannaregio, dove si trova la zona chiamata Ghetto, sede della comunità ebraica. Proprio sulle omonime isolette, nel medioevo, furono spostati a forza gli ebrei. Il nome "ghetto" fu poi fatto proprio da tutto il mondo come sinonimo per una zona dove vive segregata parte della popolazione. Sebbene non vi siano trattenuti con la forza, gli ebrei vi ci vivono ancora oggi.
In città ci sono da superare oltre 400 punti, che collegano 800 isole. Sopra di queste e su pali di legno piantati nel fondo della laguna sorgono 15.000 case. Le case si sorreggono a vicenda ed il loro restauro è assai complesso.
Non è possibile tralasciare la visita della Basilica di San Marco, del Palazzo Ducale o del Campanile. Mentre salirete con l'ascensore proprio sulla cima del campanile ricordatevi che proprio qui Galileo Galilei aveva presentato la sua intenzione: il cannocchiale. La costruzione del campanile di San Marco risale alla metà del X sec. L'edificio originale crollò. La sua copia a esattamente 1000 anni di meno. In cima, comunque, risuonava ancora l'originale campana Marangona, che uscì illesa dal crollo.
quando si parla di Venezia non si può parlare delle gondole. Fino al 16º secolo si trattava di barche non solo di vivaci colori, ma anche dai ricchi addobbi e tappeti. Questo poi fu vietato e tutte le gondole dovettero essere dipinte di nero.
Un giro in gondola è affascinante, sebbene non economico. Potete provare anche qualcos'altro: in città ci sono diversi cantieri che producono e riparano le gondole. Concordate una breve visita proprio in questi cantieri sull'acqua. La gondola pesa circa 700 chili, è composta da 280 pezzi, di otto diversi tipi di legno. Tiglio, quercia, abete, acero, mogano, noce, ciliegio e olmo.
Ma perché rimanere solamente nel centro della città? Alle isole che circondano Venezia meritano sicuramente una visita. La colorata Burano, la Murano dei vetrai o la più lontana Torcello. In quest'isola si può ancora vedere l'originario trono del famoso Attila, capo degli Unni, chiamato "il flagello di Dio".
Desidera fare un bagno al mare? Non ci pensi a farlo in uno dei canali. Anche se questi sono puliti, il bagno nel canali a Venezia è severamente vietato e sanzionato. Se eletti, al contrario, all'isola del Lido, che da un lato guarda Venezia, dall'altro il mare; troverà qui posto sulle ampie spiagge sabbiose.
Venezia vive in simbiosi con la cultura, è impossibile separare le due cose. Questa simbiosi è sottolineata dai nomi di Tiziano, Tintoretto, Vivaldi. Erano nati qui anche il seduttore Casanova o il viaggiatore Marco Polo.
Nel caso in cui lo spirito di Venezia e la sua irripetibile architettura non dovessero bastare, può visitare il celeberrimo teatro La Fenice. Un nome simbolico, poiché questo teatro è stato ripetutamente, nella storia, ridotto in cenere ma, come il leggendario uccello è rinato dalle sue ceneri. Anche se senza andare all'opera, può, durante il giorno visitare almeno gli interni del teatro. Ne vale la pena.
Preferisce l'arte visiva? A Venezia vi sono innumerevoli gallerie e nei musei. Lungo il Canal Grande può trovare anche la piccola, ma preziosa, collezione di Peggy Guggenheim. Si trovano qui, tra l'altro, il museo di arte moderna o la mostra di vetri nell'isola di Murano ové.
Sull'isola del Lido, inoltre, ogni anno si tiene il famoso festival cinematografico, il cui premio principale è il Leone d'oro.
La tribù dei Veneti iniziò a costruire qui le sue capanne sulle isole fangose già nel V sec., trovandovi riparo alle incursioni dei barbari, che volevano conquistare la pianura dell'attuale veneto. Tre secoli più tardi Venezia iniziò la sua ricchezza. Nell'anno 828 i mercanti della città portarono da Alessandria, in Egitto, le reliquie di San Marco, per il quale in città venne eretta una chiesa. Il mondo di allora non conosceva il nome di Venezia.
Il nome della città si iniziò ad usare ufficialmente solamente nel XIII, quando Venezia era già una potenza marinara. I veneziani gradualmente arrivarono a controllare gran parte del Mediterraneo e di parte della terraferma, comprese le AlpiSla loro ricchezza. Alcune fonti dicono che la ricchezza della città fosse incommensurabile. 300 anni dopo iniziò la sua caduta. La città cadde nelle mani di Napoleone e poi degli Asburgo. A partire dalla seconda metà del secolo fa parte dell'Italia.
Stancati dalla giornata impegnativa? È il momento di assaggiare le specialità locali. A base del cibo veneziano ci sono i pesci, la polenta ed il riso. Il vero risotto alla veneziana è servito con i frutti di mare. Ci sono anche le varianti di sole verdure, quale la risotto di zucca, di asparagi o di radicchio. Come grasso alimentare nel Veneto si usa il burro e proprio con burro e mandorle si produce un'ampia gamma di dolci.